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MLB offseason 2020: American League East

So far, so .. well, ok.

La offseason della MLB é iniziata in molto, molto lentamente ed i motivi sono i soliti: insicurezza sugli accordi per il CBA, sul regolamento ed in generale su ció che la pandemia ha portato nel mondo del baseball, sia a livello economico che di salute.

Come ogni anno, cercheremo di capire quali sono gli obbiettivi delle diverse squadre partendo dai risultati ottenuti la stagione precedente e dai movimenti di mercato conclusi e possibili.

TAMPA BAY RAYS (40-20)

Alla conclusione di Gara 4 della World Series 2020, nella testa di ogni appassionato di baseball é sicuramente saltata in testa l’idea pazza che questi Tampa Bay Rays potessero davvero vincere il titolo di Campioni del Mondo. I sogni di gloria si sono spenti inizialmente a Gara 5 e, successivamente, dopo il quinto inning di Gara 6 con la discussa sostituzione del partente Blake Snell da parte di Kevin Cash.

Finisce in questa maniera l’annata di una delle squadre piú divertenti da seguire in tutta la stagione, i Tampa Bay Rays, l’ennesima prova che nel baseball non serve avere un payroll alto per arrivare fino in fondo, bensí le squadre vincenti si posso costruire con pochi soldi.

I Rays ripartono da un’esperienza alla World Series, da un roster solido e dalla bravura di un manager, il quale giustamente vince il premio di Manager Of The Year in American League, nonostante le critiche ricevute per quella, fatale, decisione in Gara 6.

Eppure, nonostante le sicurezze ottenute nel gioco, Tampa ha comunque dei problemi dal punto di vista finanziario che potrebbero snaturare la colonna vertebrale della squadra in questa offseason. Il 2020, l’abbiamo ripetuto piú volte, é stato un banco di prova per tutti i team della MLB e, malgrado la vittoria del Pennant – il secondo nella storia della franchigia -, le entrate per i Rays sono state parecchio minori rispetto ad una normale squadra che arriva alle World Series. Se ci aggiungiamo il fatto che il Revenue Sharing é stato sospeso per la stagione 2020 e ci sono parecchi dubbi sul fatto che possa tornare per la prossima, bé i punti di domanda iniziano ad essere parecchi. Tant´é che nella testa del proprietario Stuart Sternberg, é rispuntata l´idea di un possibile split futuro della franchigia tra la Florida ed il Canada, precisamente a Montreal (LINK per leggere l’articolo di Andrea Ghezzi a riguardo).

La societá sta quindi iniziando uno sfoltimento del monte ingaggi e le prime vittime sono state il partente Charlie Morton, il catcher Mike Zunino e l’esterno Hunter Renfroe. Operazioni che hanno portato un abbassamento del payroll a 64M secondo FanGraphs.com. In uscita anche la mazza interessantissima di Nate Lowe, il quale lascia Tampa Bay per andare in Texas ai Rangers. L´abbondanza in prima base (Ji-Man Choi, Yandi Diaz, eventualmente Yoshi Tsutsugo) non lasciava spazio al ventiseienne. I Rays da questo scambio ci guadagnano tre prospetti interessanti: Heriberto Hernandez (catcher), Osleivis Basabe (interno utility) e Alexander Ovalles (prima base/esterno). Heriberto, assieme ad un altro Hernandez – Rolando – sono al momento gli unici due ricevitori a Roster per la franchigia. Entrambi non hanno alcuna esperienza nelle Major, il ché fa pensare quale sia l’obiettivo primario per i Rays in questa offseason per il lineup. Non si esclude in questo senso un ritorno di Zunino, il quale potrebbe firmare ad un prezzo piú basso, magari solamente per un anno.

Il nome caldo in uscita peró, nella offseason dei Tampa Bay Rays, é proprio quello di Blake Snell. Il partente ha un contratto relativamente pesante (39M per i prossimi tre anni) e quindi la societá ha aperto alla possibilitá di lasciare partire il giocatore per la giusta offerta. Sappiamo come Tampa Bay sia riuscita in passato ad uscire sempre vincitrice da tutti gli scambi che li vide coinvolti (David Price, Chris Archer, James Shields), mai peró arrivava da una stagione cosí vincente. In questo momento, nonostante la perdita importante di Charlie Morton, i Rays hanno le carte in regola per vincere di nuovo la American League East. Sarebbe una follia non riprovarci, eppure le parole “Rays” e “trade” sono sempre state in simbiosi.

Ad ogni modo, Kevin Cash avrá a disposizione un roster importante e potrá ripartire dalla certezze di Tyler Glasnow, Nick Anderson (1st MLB Team), Brandon Lowe (2nd MLB Team), Randy Arozarena e, ad un certo punto della stagione, Wander Franco, prospetto al primo posto della classifica di MLB Pipeline.

NEW YORK YANKEES (33-27)

Come lo scorso anno, anche per questa offseason non possiamo che affrontare il discorso Yankees senza associare la parola “fallimento”.

Per l’ennesima volta i pinstripes sono arrivati corti all’obiettivo chiamato World Series, a questo giro uscendo alla Division Series ai danni dei rivali Tampa Bay Rays. La societá ha piú volte confermato che la panchina di Aaron Boone non salterá, malgrado il digiuno dalla vittoria nel Bronx sia arrivato al suo undicesimo anno consecutivo. Tutto sommato si puó dire che la gestione Boone non stia andando malissimo, a parte qualche scelta azzardata riguardante la rotazione. Il cambiamento della formula dei Playoff deciso successivamente alla trade deadline ha spezzato le gambe a parecchie squadre, compresi gli Yankees, i quali, orfani di James Paxton, Luis Severino e Domingo German, sono arrivati corti per la postseason.

Dopo la firma di Gerrit Cole nello scorso mercato, Brian Cashman deve trovare una soluzione per rendere la squadra il piú competitiva possibile anche per questo 2021. L’obiettivo primario é quello di riportare DJ LeMahieu allo Yankee Stadium. Il seconda base arriva dalla sua migliore in stagione in MLB, sia dal punto di vista difensivo che, soprattutto, da quello offensivo (.364 di media battuta, 10 Home Run e 27 RBI).

LeMahieu sta cercando un contratto che si aggira sui 100M in cinque anni e gli Yankees stanno lavorando per trovare un punto d´incontro (sembra ci sia una differenza di 25M tra domanda e offerta). Se non dovessero riuscire nell´impresa, ecco che Gleyber Torres potrebbe tornare alla sua posizione di seconda base (nove gli errori quest’anno come interbase) e New York rivolgerebbe lo sguardo al mercato dei Free Agent dove spuntano i nomi di Marcus Semien e Didi Gregorius, oppure a quello delle trade (Francisco Lindor e Trevor Story sarebbero due candidati costosi, ma interessanti).

Gli Yankees hanno deciso di dare un’altra possibilitá a Gary Sanchez, nonostante arrivi da una stagione terribile dal punto di vista della produzione nelle due fasi di gioco. Boone e Cashman sono convinti che il catcher abbia le qualitá per diventare un giocatore importante, peró si dovrá guardare le spalle perché si stanno alzando le quotazioni di Kyle Higashioka nel prendere il posto da titolare.

Per la rotazione New York riparte dal sopracitato Gerrit Cole, ma dietro di lui ci sono diversi punti di domanda. James Paxton e Masahiro Tanaka terminano i loro contratti e finiscono in free agency dove difficilmente verranno ricontattati dagli Yankees. Luis Severino arriva da un’ennesima stagione colma di infortuni, nella quale viene sottoposto a Tommy John Surgery e non si sa in quali condizioni rientrerá in squadra. Domingo German rientra da una sospensione lunghissima per violenze domestiche e nel Bronx ci si domanda se sia un giocatore affidabile. Ci sono comunque dei giovani interessanti che giá in questa stagione hanno dimostrato di saper stare su quel monte: Deivi Garcia, Jordan Montgomery (non piú cosí giovane in realtá) e Michael King, saranno coloro che partiranno in rotazione non dovesse arrivare nessuna aggiunta dal mercato (si fa parecchio il nome di Sonny Gray ultimamente). Da monitorare la situazione di Clarke Schmidt, prospetto che potrebbe entrare in rotazione ad un certo punto della stagione.

Inutile dire come l’obiettivo della prossima stagione per gli Yankees sia quello di arrivare come minimo alla World Series, ed una volta lí, vincerla.

TORONTO BLUE JAYS (32-28)

Seppur corta, diversa, asteriscata (chiamatela come volete), la stagione dei Blue Jays é tornata ad essere sopra il .500, traguardo che mancava dal 2016 in quel di Toronto. Ottime notizie per la franchigia canadese, la quale sta iniziando a vedere i frutti del processo di rinnovamento lanciato qualche stagione fa.

L´infield dei figli d’arte ha giocato la sua prima stagione intera assieme ed i risultati si possono definire tutto sommato positivi. Charlie Montoyo ha visto inoltre, l’esplosione definitiva di Teoscar Hernández del quale si conosceva giá la potenza ma un netto miglioramento nella disciplina al piatto lascia ben sperare alla societá.

Societá che si é dimostrata molto attiva in questa offseason e, malgrado non sia ancora arrivata alcuna firma importante, la sensazione é che il front office stia facendo di tutto per migliorare ancora di piú una formazione che punta a tornare ai Playoff per il secondo anno consecutivo. Justin Turner, Brad Hand, George Springer, Kolten Wong, Marcell Ozuna, Tomoyuki Sugano, sono alcuni dei nomi associati fin´ora ai Blue Jays che quasi certamente chiuderanno per qualcuno entro la fine di gennaio.

Mark Shapiro, CEO dell franchigia, assieme al General Manager Ross Atkins, hanno dichiarato proprio questo nelle ultime settimane: una firma arriverá. Firma che andrebbe ad aggiungersi a quella importante della scorsa offseason quando arrivó Hiun Jin Ryu (selezionato nel 2nd MLB Team per il secondo anno consecutivo e tra i finalisti per il CY Young Award dell’American League).

Tornando ai nomi accostati finora a Toronto, negli ultimi giorni sta salendo in quota sempre di piú quello di Justin Turner, mossa comprensibile visto che l’esperimento Travis Shaw é fallito miseramente. Il trentaseienne, fresco della vittoria conquistata alle World Series con i Dodgers, porterebbe la giusta esperienza in una squadra ricca di giovani talenti ed andrebbe ad occupare quell´hot corner che Vladimir Guerrero Jr. ha reclamato suo, ma che nelle stagioni passate é stato un problema per i Blue Jays. L´arrivo di Turner potrebbe giovare a Guerrero sia perché in prima base il suo attacco potrebbe esplodere definitivamente, sia perché un maestro della difesa come Justin gli insegnerebbe parecchio per un eventuale ritorno in terza base in futuro.

Il vero problema per Toronto sta nei lanciatori. Oltre a Ryu il reparto pecca di soliditá e questo é stato il problema principale di Toronto nella stagione appena conclusa. L’intero reparto, infatti, si trova al 10° posto in American League per ERA, 14° per valide concesse e basi su ball. La rotazione, oltre all’asso coreano, vede l´acerbo Nate Pearson dal quale abbiamo visto sprazzi di grande baseball ma altrettante lacune, oltre ad un grave infortunio, Robbie Ray (rifirmato per un anno in questa offseason ad 8M) con i suoi soliti problemi di controllo ed infine Tanner Roark e Trent Thornton. La sensazione é che la societá porterá almeno un altro nome a Toronto, soprattutto se spingessero per arrivare piú in fondo possibile ai Playoff.

Oltre alla rotazione, anche il bullpen ha bisogno di un ritocco durante la pausa invernale. Finito 24° in ERA e 28° in K/BB ratio, il reparto ha bisogno di una scossa ed i nomi di Brad Hand e Liam Hendriks possono essere quelli giusti per questo genere di upgrade.

Dovessero azzeccare le mosse giuste a Toronto, non é da escludere per i Blue Jays la lotta per un posto alla Wild Card.

BALTIMORE ORIOLES (25-35)

Baltimora continua nel suo processo di ricostruzione avviato nel 2018 con la trade che ha portato Manny Machado a Los Angeles. La societá del Maryland ha ripetuto piú volte questa offseason che difficilmente cercheranno contratti duraturi durante la free agency, a dimostrazione di come un altro anno di transizione sia alle porte per i Birds.

Dal punto di vista del mercato in entrata, quindi, gli Orioles stanno attendendo – senza nemmeno troppa allerta – gli sconti degli ultimi minuti. Per quanto riguarda quello in uscita invece, Baltimora ha messo sul trade block tutti i suoi veterani e le contropartite sono le solite degli ultimi anni: prospetti o giovani pronti per la MLB.

Il primo a partire é stato José Iglesias. L’interno lascia Baltimora in direzione Anaheim ed in cambio approda un lanciatore destrorso selezionato nel draft del 2019, Garrett Stalling. L´assenza di una stagione di Minor League nel 2020 non ha permesso a molti giovani di giocare, il che suona come una scommessa per i Birds.

Alex Cobb é il prezzo piú pregiato sul mercato degli Orioles. Il Manager Mike Elias, ha dichiarato di voler trattenere il trentatreenne anche nella prossima stagione, ma nel caso in cui dovesse arrivare la giusta offerta, la societá non si fará troppe domande nel lasciarlo partire. Il vero problema di Cobb é il suo contratto (15M fino al 2021) e per un lanciatore dalla FIP di 4.87 nel 2020, forse é un po´ troppo. Certo gli Orioles non vorrebbero perderlo gratis nella prossima offseason, ma in questo momento é anche difficile trovare un compratore.

Il vero groppone sulla gola di Baltimora é Chris Davis. Dopo un paio di stagioni da piú di 20 home run (47 nel 2015), il prima base é sprofondato in una serie di stagioni negative con l’ultima, quella del 2020 – doveva essere la stagione del riscatto, disse – in cui ha battuto un misero .115 in sole 55 apparenze al piatto. Il suo contratto andrá in scadenza fra due stagioni e, ad oggi, i 161M totali suonano come uno degli investimenti peggiori della storia recente del baseball. Il giocatore ha dichiarato di non voler appendere gli scarpini al chiodo e questo potrebbe essere un problema per una Baltimora che ha bisogno di alleggerire il proprio monte ingaggi.

Il rilascio in free agency di Hanser Alberto é stata una mossa sorprendente da parte del front office. Elia la spiega dicendo che il sistema dell´arbitration avrebbe penalizzato ancora di piú il payroll (Alberto aveva un proiettato di 2.6M). Sempre Elia si é detto peró volenteroso di trattare con il seconda base, una delle rivelazioni della stagione appena conclusa.

Baltimore continua quindi il processo di crescita dei suoi giovani con qualche certezza in piú rispetto alla stagione scorsa. Partendo dall´esterno del campo dove Austin Hays, Ryan Mountcastle, Anthony Santander e Cedric Mullins ruoteranno ed hanno dimostrato di poter far bene su ambo i lati del gioco. In prima base, il ritorno di Trey Mancini – dopo aver sconfitto un tumore al colon – é una notizia bellissima, umanamente e sportivamente parlando.

Difficile vedere gli Orioles sopra alla quinta posizione nell´American League East, malgrado l´inizio spumeggiante della stagione 2020, peró il futuro é roseo con anche la prima scelta del draft 2019, Adley Rutschman, pronto a fare il suo esordio ad un certo punto della stagione.

BOSTON RED SOX (24-36)

Quella del 2020 é stata una campagna da dimenticare per la Red Sox Nation. Boston ha concluso una delle peggiori stagioni degli ultimi vent’anni ed ha iniziato un periodo di transizione che potrebbe durare piú di un solo anno.

La stagione é partita male con l’esonero di Alex Cora, l´addio di Mookie Betts e la perdita di Chris Sale ed Eduardo Rodriguez (entrambi ancora in infermeria senza una vera e propria timetable). Le cose sono andate sempre peggio con il passare del tempo per una squadra che é stata incapace di gestire le partite sul monte di lancio e pian piano ha perso la fiducia nei propri mezzi.

Ripartono da qui i Boston Red Sox, da un ultimo posto nella Division ed un record negativo, fatto che non accadeva dal 2015. Appena terminata la Regular Season, il presidente delle operazioni Chaim Bloom ha comunicato a Ron Roenicke che non sarebbe stato il Manager di Boston anche nella stagione 2021. Il buco lasciato dall’addio di Roenicke viene colmato un mese piú tardi dal ritorno di Alex Cora, il quale ha parecchio lavoro da fare per rimettere in sesto una formazione che sulla carta puó competere per uno spot ai Playoff. Ovviamente servono degli innesti, soprattutto nel reparto dei lanciatori.

Spuntano quindi i primi profili per il mercato di Boston e, manco a dirlo, sono tutti dei partenti. Si sono fatti i nomi di Jake Odorizzi, Tomoyuki Sugano e Rich Hill.

Il primo arriva da una stagione dove ha lanciato solamente 13.2 innings per colpa di diversi infortuni. Il fatto che Odorizzi cerchi un contratto pluriennale potrebbe essere una scommessa che i Red Sox non sono pronti a prendersi.

Tomoyuki Sugano é il lanciatore piú ricercato in questo momento di offseason (si Trevor Bauer, l´ho detto) tant´é che molti club si sono dichiarati interessati all’acquisto della stella del Sol Levante dopo che si é dichiarato volenteroso di andare a fare un’esperienza al di lá dell´oceano (LINK per leggere del partente ex Giants ed altri nomi interessanti a cura di di Nicoló Gatti). Il problema di Sugano sta nella spesa extra che i Red Sox dovrebbero fare nell´acquistarlo, ovvero il pagamento di una tassa per il trasferimento di un giocatore dalla NPB che varia in base al contratto ed il suo valore. L’adattamento del giocatore ai battitori di MLB non dovrebbe essere un problema in quanto Sugano ha dimostrato di poter essere un lanciatore dominante.

L’ultima opzione, Rich Hill, sarebbe la piú economica e safe – contrattualmente parlando – di tutte. Rich infatti cerca un accordo della durata di un solo anno – vista la sua etá – ed il fatto che sia nativo di Boston, lo avrebbe motivato ad indossare la casacca dei Red Sox per la terza volta nella sua lunga carriera. Ovviamente Hill rimarrebbe una sola stagione a Boston ed il suo apporto potrebbe essere piú importante dal punto di vista della crescita dei giovani che esordiranno ad un certo punto della stagione (Bryan Mata e Jay Groome)

Nonostante questi siano i nomi piú caldi accostati ai Red Sox, non si esclude che la societá provi un assalto anche a lanciatori piú costosi come Masahiro Tanaka e James Paxton. Difficile peró che i Red Sox riescano ad accontentare le richieste economiche dei due.

Nel lineup invece arriva la firma di Hunter Renfroe che forse esclude un assalto a Eddie Rosario, nome apparso su diverse colonne vicine ai Red Sox in questi ultimi giorni. L’ex esterno dei Rays puó giocare nel lato destro del campo spostando nel centro Alex Verdugo, il quale molto bene ha fatto quando si é trovato a giocare nella posizione.

Jackie Bradley Jr. é un altro obiettivo della societá che si é detta volenterosa di rifarmare il vincitore del Gold Glove nel 2018. Il resto del lineup é rimasto praticamente invariato, con Bobby Dalbec in prima base e Michael Chavis momentaneamente in seconda. Si é fatto parecchio il nome di Andrew Benintendi in possibili trade che peró fin´ora non hanno trovato alcun riscontro.

Da monitorare anche la situazione di alcuni giovani interessanti a partire da Garrett Whitlock, selezionato da Boston al Rule 5 Draft e che quasi certamente verrá utilizzato in uscita dal bullpen. Nelle Minors spuntano invece i nomi di Jarren Duran (fará probabilmente un altro anno nel farm system dopo l´acquisto di Renfroe, salvo infortuni nel corso della stagione) di Triston Casas e di Jeter Downs (arrivato dai Dodgers dopo la trade per Mookie Betts).

Alex Cora ha il materiale necessario per lavorare bene e tornare a lottare per un posto ai Playoff, seppur la societá ha piú volte dichiarato di aver iniziato un processo di ringiovanimento a partire dal farm-system.

Twitter: @bappeo
Nato e cresciuto nella provincia di Milano, attualmente vive a Berlino in Germania. Appassionato fin da piccolo di sport di ogni genere.
Nella stagione 2004 inizia a seguire attivamente le Major League di Baseball. Coincidenza vuole che quell' anno i Boston Red Sox spezzarono un digiuno dalla vittoria durato 86 anni, diventando così la sua squadra del cuore.

Autore della parte sui "miracle Mets" del 1969 nel progetto editoriale "Winners Out - Sport e gloria della New York anni 70" a cura di Alex Cavatton.