MLB Off Seaon: National League East

La Stagione numero 150 di Major League Baseball si è conclusa e per le 30 Franchigie sparse per il Nord America è arrivato il momento di tirare le somme e guardare al prossimo anno con nuovi obiettivi e ambizioni.

Nelle prossime settimane cercheremo di analizzare quali possono essere gli orizzonti futuri per le squadre della Major League di Baseball basandosi sui risultati dell’anno appena terminato. 

Approdiamo in National League e come prima tappa affronteremo la National League East.

Un 2019 incredibile quello dei Washington Nationals che si conclude con la vittoria alle World Series contro i favoritissimi Houston Astros. Una cavalcata pazzesca che ha visto i Nats recuperare uno svantaggio sulle avversarie addirittura arrivato alla doppia cifra all’inizio di maggio concludendo la stagione regolare con un record di 93-69, entrando ai Play Off tramite Wild Card. 

Dave Martinez e i suoi non hanno mai mollato e, recuperando sempre da situazione di svantaggio (hanno sempre rimontato in “win or go home situation”) sono riusciti a vincere la prima World Series nella storia della franchigia.

Terminati i festeggiamenti per i Nationals è arrivato il momento di pensare alla stagione 2020 che i capitolini dovranno affrontare senza due punti cardine della cavalcata al titolo;

Stephen Strasburg e Anthony Rendon hanno entrambi rifiutato la Quality Offer proposta dalla società e proveranno ad esplorare la Free Agency tenendo comunque uno spiraglio aperto a chi gli ha permesso di conquistare il loro primo titolo personale.

Ad oggi sembra essere Rendon tra i due quello che potrebbe vestire di nuovo la casacca rossa dei Nationals la prossima stagione, con l’ MVP delle finali in carica che si sta sedendo ai tavoli di Yankees, Dodgers ed Angels su tutti.

Malgrado la perdita di Strasburg, la rotazione dei Nationals comunque vedrebbe in Max Scherzer, Patrick Corbin e Anibal Sanchez un trio del tutto rispettabile e temibile. Diverso il discorso invece per il terza base che, nel caso in cui Rendon firmasse con qualche altra società, Washington sarebbe costretta a trovare in Free Agency o tramite il mercato.

Dave Martinez è stato bravo ad evitare durante i Play Off di schierare i rilievi di mezzo, di gran lunga il lato debole della squadra. Sicuramente il Bullpen è da rivedere, a parte Sean Dolittle che tornerà ad essere il closer della squadra. Tra Elias, Strickland, Rodney, nessuno ha fatto bene e quindi ci si aspetta mosse in questo senso da parte di Mike Rizzo.

Nel baseball è davvero difficile ripetersi, il gioco è troppo imprevedibile e i fattori potrebbero cambiare in questo 2020. Malgrado ciò i Nationals daranno battaglia a Est e difenderanno il titolo con tutto quello che hanno. Difficile vedere una squadra di Dave Martinez arrendersi.

Il premio “Disappointed” dell’ anno lo vincono senza alcun dubbio i Phillies. Vero che vincere non è così scontato e il progetto di Matthew Klentak prevede l’ assalto al titolo in più anni, però venire esclusi così dai Play Off (81-81) non è piaciuto alla società che ha già mietuto le prime vittime. Gabe Kepler lascia dopo due stagioni ed un record appena sotto il .500 ed al suo posto arriva un manager che ha il DNA del vincente: Joe Girardi.

Joe sicuramente porta esperienza e voglia di vincere nella città dell’ amore fraterno, ingredienti necessari ai Phillies per affrontare una campagna 2020 che sarà molto complicata.

Il Line Up rimane prettamente quello del 2019 con Rhys Hoskins, JT Realmuto e Bryce Harper a guidare l’attacco di Philadelphia. Con Scott Kingery molto più produttivo difensivamente che offensivamente, il Front Office sembra molto attivo nel cercare di portare Didi Gregorius alla corte del cinquantacinquenne nuovo manager. Questa mossa potrebbe permettere ai Phillies di mettere sul block Juan Segura in cambio di armi nel Bullpen che ha fatto fatica durante la scorsa stagione. A proposito di ‘Pen, Dellin Betances è stato più volte contattato dalla società biancorossa che vorrebbe aggiungere il Flamethrower alle carte giocabili negli ultimi inning di partita. Un altro free agent ex pinstripe, Austin Romine, è vicino all’ approdo a Philadelphia che stanno cercando un vice Realmuto.

La novità degli ultimi giorni riguarda però la rotazione: il toto-Wheeler viene vinto dai Phillies che lo firmano per 5 anni a 118M. La rotazione che è stata oggetto di grandi discussioni durante tutta la stagione, vede in Zack una bella aggiunta di talento, anche se negli States ci si chiede se un lanciatore da 11-8 e 3.96 ERA nel 2019 sia meritevole di un tale investimento.

Wheeler va ad aggiungersi ad una rotazione composta da Nola, Arrieta (che non è uscito dal contratto e rimane a Philadelphia per 20M), Pivetta e uno tra Eflin e Velasquez (ultimo che ha mostrato un po’ più di costanza, nonostante Eflin abbia due complete game alle spalle nel 2019).

Philadelphia dirà la sua nella corsa alla National League East che si prospetta una division davvero divertente nel 2020.

La vittoria del titolo divisionale è un ottimo punto di partenza per i Braves che terminano la stagione regolare con un record di 97-65. La strada ai Play Off si interrompe nella Divisional contro i St. Louis Cardinals, in una serie molto divertente. Certo non arrivare fino in fondo darebbe fastidio a chiunque ma i Braves hanno il tempo e i giocatori giusti per dire la loro negli anni a venire. Su tutti, ovviamente Ronald Acuna, che fresco di aver firmato il suo primo maxi-contract in carriera, gioca un baseball totale nel 2019 con un incredibile .280 di media, 41 Home Run, 37 basi rubate. Assieme a lui i Braves ripartono da Freddie Freeman (sotto contratto per altri due anni) e Ozzie Albies su tutti.

Non è un segreto che il General Manager Alex Anthopoulos sia attivo per cercare di dare solidità alla formazione della Georgia che più di altro ha bisogno di potenza in battuta. Non ha convinto a pieno il rookie Austin Riley che dopo un primo mese di grandi prestazioni è regredito terribilmente, allora l’ idea dei Braves è cercare di firmare Donaldson che dopo un 2018 travagliato dagli infortuni ha ritrovato ossigeno in quel di Atlanta.

Per quanto riguarda la rotazione invece, Dallas Keuchel non ha convinto davvero fino in fondo. Il mancino è stato firmato dopo il draft ma non è mai entrato realmente in condizione. 

Anche Julio Teheran lascia i Braves, per lui l’ alternanza tra prestazioni positive ad altre molto negative era all’ ordine del giorno e questo ha spinto il Front Office a lasciarlo partire.

Arrivano quindi i rinforzi che affiancheranno il rookie Mike Soroka, Mike Foltynewicz, i giovani Touki Toussaint e Max Fried: Cole Hamels firma un contratto annuale da 18M e porta esperienza nel Bullpen. Per gli ultimi inning la società aggiunge un altro braccio in Will Smith che insieme a Shane Greene e Mark Melancon va a formare un ottimo trio per chiudere le partite.

Ora dopo queste mosse Atlanta si trova con uno spazio salariale necessario per provare a prendere un altro maxi contratto. Negli States è risaputo che i Cubs ascoltano le offerte per Krys Bryant che potrebbe essere il fit perfetto per cercare di raggiungere una vittoria alla World Series che manca dal 1995.

Chi non vede la vittoria finale da tantissimo tempo sono i New York Mets. La squadra del Queens ha concluso la stagione al terzo posto nella Division (record di 86-76) riuscendo a rimanere in corsa ai Play Off fino a poche giornate dalle fine. Gran parte del merito bisogna darlo al fresco vincitore del premio Rookie Of The Year, il prima base Pete Alonso. Nonostante la stagione non sia stata delle peggiori, il Front Office decide di cambiare il Manager e quindi a guidare il timone degli arancio-blu arriva una vecchia conoscenza della società: Carlos Beltran.

Con Beltran arrivano anche Meulens (nuovo bench coach) e Jeremy Hefner (pitching coach).

Arriva quindi la rivoluzione nel managing con Beltran che conosce molto bene l’ atmosfera al Citi Field e proverà a far togliere delle soddisfazioni alla fan base.

Le necessità di aggiungere qualcosa al roster è agli occhi di tutti. La rotazione vede una perdita importante in Zack Wheeler, ma comunque vede la presenza di tre ottimi partenti in DeGrom (vincitore del suo secondo CY Young Award in due anni), Noah Syndergaard (la società lo ha più volte messo sul mercato, ma a questo punto sembra rimanga nel Queens) e Marcus Stroman. Presumendo che Lugo prenderà il posto di quarto partente, i Mets comunque hanno bisogno di muoversi sul mercato per aggiungere uno o due lanciatore (anche nel caso in cui qualcuno si faccia male come spesso è capitato soprattutto con Thor).

Un’ altra zona del campo dove i Mets si devono muovere sul mercato è l’ outfield. In questo senso un primo rinforzo è arrivato dagli Astros in Jake Marisnick, scambiato per un paio di giocatori delle minor. Beltran ha quindi il suo esterno centrale, dando la possibilità a Brandon Nimmo di spostarsi sul lato sinistro, dove fa meglio.

Per il resto spazio alla linea verde con appunto Pete Alonso, Jeff McNeil, Amed Rosario, J.D. Davis, Mike Conforto e lo stesso Nimmo che, affiancati all’ esperienza di Wilson Ramos e Robinson Cano, formano un bel mix tra potenza e velocità.

A questo punto sembra davvero difficile arrivare ad intavolare una trade per Francisco Lindor, grande sogno della società anche se la off season è ancora lunga.

57 vittorie e 105 sconfitte significano solo una cosa per i Miami Marlins: un’ altra stagione da dimenticare.

Rispetto alla scorsa off season però la luce in fondo al tunnel sembra essere più vicina in quanto i Marlins abbiano un sacco di talento che sta cominciando ad esplodere. Sandy Alcantara, Caleb Smith, Jordan Yamamoto e Pablo Lopez formano una della rotazioni più giovani della lega con una buona dose di talento. Alle porte della Major League sta per bussare anche Sixto Sanchez che, arrivato la scorsa stagione dalla trade per Realmuto, è un altro lanciatore molto interessante pronto a far vedere di che pasta è fatto.

Il vero problema dei Marlins nel 2019 è stata la produzione in attacco; in questo senso la società sta provando a colmare il gap con gli acquisti di Jonathan Villar e Jesus Aguilar (che dopo la stagione stellare nel 2018, ha avuto un calo incredibile lo scorso anno).

Poco altro nel Line Up di Miami che però potrebbe far esordire da questa stagione un esterno molto interessante dalle minors, Jesus Sanchez, mancino dalla potenza inaudita in battuta.

La società è alla ricerca di miglioramenti nel Bullpen che dopo la perdita alla deadline di Sergio Romo, non ha avuto nessun elemento degno di nota.

L’ idea per il mercato potrebbe essere quella di cedere uno tra Jose Urena o Caleb Smith (se non addirittura entrambi) per dare profondità al Line Up con prospetti pronti alle Major e scelte al draft.

La sensazione è che non sarà questa la stagione degli investimenti grossi per una società, quella dei Marlins, che ha una della fanbase più piccole di tutta la Major League di Baseball.

Twitter: @bappeo
Nato e cresciuto nella provincia di Milano, attualmente vive a Berlino in Germania. Appassionato fin da piccolo di sport di ogni genere.
Nella stagione 2004 inizia a seguire attivamente le Major League di Baseball. Coincidenza vuole che quell' anno i Boston Red Sox spezzarono un digiuno dalla vittoria durato 86 anni, diventando così la sua squadra del cuore.

Autore della parte sui "miracle Mets" del 1969 nel progetto editoriale "Winners Out - Sport e gloria della New York anni 70" a cura di Alex Cavatton.