Jasson Dominguez

1° Base con Alex: Jasson Dominguez, “Il Marziano”

Provincia de Valverde, Repubblica Dominicana, tre comuni e dieci distretti municipali, la temperatura è simile a quella che troviamo su Marte, e a scaldarla ulteriormente arriva la breaking news del momento: c’è un ragazzino di 16 anni che ha firmato con gli Yankees un contratto da 5.1 milioni di dollari.

Lo chiamano “Il Marziano”.

Di cosa stiamo parlando?

Del prospetto più importante negli ultimi 10 anni di baseball giocato. Nessuno ha mai ricevuto tanta considerazione da un team (più di uno a dire il vero), nessuno ha mai guadagnato così tanti soldi nella Repubblica Dominicana all’età di 16 anni. Ma nessuno ha mai avuto una capacità di giocare a baseball come quella di Jasson Dominguez.
Jasson, che si pronuncia tranquillamente Jason, a 16 anni pesa 88 kg ed è alto poco più di 180 cm, dunque il margine di crescita e ancora decisamente ampio, ma oltre al fisico impressionante c’è l’abilità in battuta perchè il ragazzo è uno switch-hitter formidabile. Poi aggiungiamo potenza, controllo e velocità, un cocktail esplosivo che non lascia scampo nemmeno al lanciatore più abile.
Dominguez dispone anche di un lancio terrificante, una vera e propria cannonata alla Yoenis Cespedes che rende il right outfielder una vera e propria minaccia per chiunque abbia il coraggio di sfidarlo sulle corse per le basi extra.
Attacco, difesa, tecnica, rapidità, gli anni di un ragazzino e il corpo di un uomo, nel gergo del diamante Dominguez è esattamente quello che chiamano un five-tools player. Uno che ha tutto ed è in grado di fare tutto. Uno che non sembra provenire da questo mondo, infatti lo chiamano El Marciano, The Martian.

C’è qualcuno che nel recente passato è stato inquadrato in modo simile a Jasson, e ne osservatori, ne stampa, si sono preoccupati di esporsi giudicandolo come il giocatore del futuro: parliamo ovviamente di Mike Trout, il miglior atleta di baseball del pianeta e stella assoluta dei Los Angeles Angels.
Il paragone è pesante, anzi, pesantissimo.
Ma quando uno viene chiamato “marziano” è perchè chi lo ha visto muoversi non aveva mai conosciuto qualcosa di simile rimanendo esterrefatto; leggendo quel poco che si trova in rete riguardo a Dominguez, nella sua storia, tra un paragrafo e l’altro, ho rivisto il film E.T. nella mia mente. Penso a quante emozioni mi ha regalato il capolavoro del supremo maestro Steven Spielberg e riesco ad immaginarmi quello che potrà fare Il Marziano nel Bronx al fianco del Giudice e di Giancarlone Stanton.
Inutile negarlo, sono assalito da un intenso ed improvviso senso di stupore misto eccitazione perchè dal 1903, quando la Major League Baseball è stata fondata, credo che nessuno abbia mai avuto una line-up simile a quella dei prossimi Bronx Bombers in 116 anni di storia. Della serie: “Il bello deve ancora venire”.

Il 2 luglio è il giorno in cui i giocatori internazionali possono essere messi sotto contratto, veterani dello scouting baseball americano affermano che Dominguez è simile a Mickey Mantle, a Mike Trout, e che il ragazzo sia il miglior “giocatore del 2 luglio mai visto prima d’ora”. A qualcun altro, per la sua potenza, Jasson ricorda addirittura Maurice Jones-Drew, vecchio running back dei Jacksonville Jaguars, forte come lui ma meno legnoso. Un paragone tra football e baseball che raramente se non mai avevo sentito prima di questa settimana.

Bisognerà essere molto pazienti, nel baseball la pazienza è tutto. Senza questa sei finito.
Dovremo attendere il prossimo anno per vedere Il Marziano in azione, ma forse anche l’anno dopo perchè difficilmente gli Yanks manderanno in campo il baby-gioiello a 17 anni da compiere o appena compiuti.

Entriamo nel tecnico: quando Jasson colpisce la palla e la manda fuori campo, la velocità media a cui questa viaggia si aggira intorno alle 110 mph. La cosa folle è che Jasson è in grado di tenere questa media colpendo sia con la destra che con la sinistra. Solo 28 battitori della Major League hanno colpito almeno 10 palle riuscendo a mantenere questa velocità in uscita durante la stagione 2019.

Poi c’è il 60-yard dash, la prova del 9 sulla corsa: Dominguez la chiude a 6.3 secondi. Più veloce di Mo Hampton, il miglior atleta della classe 2019 MLB che poi, visto il potenziale fisico, ha deciso di candidarsi per il ruolo di cornerback a LSU.
Ogni mattina Dominguez si sveglia, e prima che il sole sorga scende in campo a battere. Lo hanno visto un sacco di volte alla scuola di Ivan Noboa, trainer di giovani atleti dominicani che lo considera il migliore mai allenato, e lo fa senza il minimo dubbio.
Dedizione pura e voglia di fare bene sono le armi vincenti per un giovane ragazzo che ha tanta passione.

I genitori di Jasson sono Dorca Gonzales e Felix Dominguez, e proprio il padre di Jasson è un grande tifoso Yankees innamorato di Jason Gilbert Giambi, prima base e DH di New York dal 2002 al 2008 dopo una lunga permanenza ad Oakland iniziata nel 1995; 440 Home Run, media battuta del .277 e 2.010 palle colpite in carriera. Il nome Jasson è proprio in onore di Jason Giambi!

Brian Cashman si dimostra ancora una volta in numero 1 indiscusso sullo scouting e sulla gestione organizzativa e dirigenziale di un team. Tutto quello che in termini sportivi non succede a Manhattan, succede nel Bronx. Qualcuno a New York City, che di nome fa James Dolan, dovrebbe prendere esempio dal proprietario degli Yankees perchè qui c’è solo ed esclusivamente da imparare!!!

L’inclinazione dell’asse di rotazione della Terra è molto simile a quello di Marte, e Il Marziano ha già adattato il suo swing interstellare al nostro pianeta.
Ora ci sediamo qui e lo aspettiamo guardando in alto, il Mars Attack è alle porte!

@AlexCavatton sport addicted dal 1986
Amministratore di Chicago Bears Italia
Penna di Huddle Magazine dal 2018
Fondatore di 108 baseball su Cutting Edge Radio

Autore dei progetti editoriali:
"Chicago Sunday - 100 anni di Bears"
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