Prospetti Perfetti: Bo Bichette

Domenica 27 luglio è un giorno di cambiamenti in casa Toronto Blue Jays e il progetto di dar spazio ai giovani viene sempre più abbracciato dalla franchigia canadese.

Marcus Stroman saluta Toronto dopo 7 stagioni e mezzo, direzione New York City. Assieme al partente, i Blue Jays decidono di scambiare anche il veterano seconda base Eric Sogard, che finisce in Florida a Tampa Bay.
Questi movimenti in uscita non possono che aprire spot nell’ Active Roster di Toronto che, avendo ricevuto solo prospetti non ancora pronti per la lega maggiore, si trovano costretti a cercare in casa propria.

Parecchie miglia più a sud, a Buffalo, New York, si stava dispuntando una partita di Minor League tra i Buffalo Bisons e Durham Bulls, squadre di categoria Terzo A.
Al terzo inning Bo Bichette, interbase dei Bisons, si trova costretto ad uscire dal campo e lo fa salutando con lunghi abbracci i suoi compagni. L’ uscita non è dovuta ad infortuni o scelte tecniche, bensì per il fatto che è arrivato per Bo il momento di trasferirsi in direzione Toronto, Ontario dove andrà a giocare per i Blue Jays.

Bo è l’ ennesimo figlio d’arte della squadra canadese che dopo questa promozione giocherà con un infield formato da due figli di Hall′ of Fam′er e uno di un quattro volte All-Star.
Cavan Biggio in seconda base e Vladimir Guerrero Jr. in terza, sono ormai già parte da parecchio tempo degli schemi e dei piani di gioco di Manager Charlie Montoyo. Ora arriva il momento di aggiungere anche Bichette (nel ruolo di interbase o “short stop” in inglese), andando a formare un trio che potrebbe essere il futuro roseo di Toronto.

Come detto in precedenza, Bo Bichette è figlio di un ex giocatore della Major League Baseball. Dante Bichette ha disputato 13 stagioni nella lega maggiore americana, giocando nel ruolo di esterno per California Angels, Milwaukee Brewers, Colorado Rockies, Cincinnati Reds e Boston Red Sox.
Il baseball è quindi nel DNA di Bo che lo pratica fin da bambino con il massimo impegno.

Durante il periodo del liceo gioca per Lakewood High School in Florida dove, nell’ anno da Senior, vince il premio di Miglior Giocatore dell’ Anno dello Stato.
Dopo una breve esperienza al College in Arizona, nel 2016 Bo si rende eleggibile al draft dove rifiuta diverse offerte per accettare quella di Toronto che lo pesca con la numero 66 e lo firma il 17 di giugno per 1.1M di dollari.

Nelle leghe minori l’ interbase dimostra di ripagare bene la scelta spesa dai Blue Jays e già dal Rookie Level fa parlare di se battendo .427 con 4 fuori campo e 36 punti battuti a casa in 22 partite giocate (di mezzo c’è stato uno stop dovuti ad infortuni).
Le promozioni non tardano ad arrivare, così come anche i premi e le soddisfazioni personali. Tenendo una media ben sopra il .250 per tutte e tre le stagioni 2017, 2018 e 2019, Bo viene nominato tre volte Minor League All-Star e nel 2017 si guadagna il titolo di miglior battitore nelle Minors nel sistema dei Blue Jays secondo la MLB.

Una continua scalata di categorie la sua che lo porta fino in Triplo A nel 2019, ad un passo dalle porte delle Majors, che però venne bruscamente interrotta il 22 aprile, quando Bo si ruppe la mano sinistra dopo essere stato colpito da un lancio.
Quando rientra sul diamante, ricomincia a macinare statistiche Bo, e vista la situazione di classifica, i Jays decidono di proseguire quel rebuilding ormai da tempo iniziato e di lasciar spazio ai giovani.

Lunedì 29 luglio, il contratto di Bo Bichette viene selezionato e lo stesso giorno arriva l’ esordio contro Kansas City.

https://twitter.com/bluejays/status/1156002717250142208?s=12&fbclid=IwAR2EiM6h5rBT56s-F-To2DrAemYVvtgcc-wuywNnH7CiT7B1N9u9ysxF1Fc

Ci si aspetta da Bichette una consistenza in battuta con medie piuttosto alte, in quanto la sua qualità migliore sta nel creare contatto con la pallina. Probabilmente batterà tra metà e parte alta del Line-up dove avrà la possibilità di andare in base e correre (73 basi rubate per lui in quattro stagioni nelle leghe minori), ma con dalla sua una discreta potenza (gli Home Run sono 37 sempre in quattro stagioni).
Un mix ideale, quello tra velocità e potenza, per un interbase moderno, che potrebbe portarlo a diventare un classico giocatore da 15/30 in stagione, e quando crescerà come fisico magari anche da 20/30 (si parla di Home Run/basi rubate).

Intanto staremo a vedere il suo impatto con la lega maggiore, dove militano i migliori lanciatori al mondo (il fatto di giocare nella AL East potrebbe aiutarlo in questo senso) e se, in caso di impatto positivo, potremo parlare bene di Toronto e dei suoi gioelli, finalmente, dopo tanti anni.

Twitter: @bappeo
Nato e cresciuto nella provincia di Milano, attualmente vive a Berlino in Germania. Appassionato fin da piccolo di sport di ogni genere.
Nella stagione 2004 inizia a seguire attivamente le Major League di Baseball. Coincidenza vuole che quell' anno i Boston Red Sox spezzarono un digiuno dalla vittoria durato 86 anni, diventando così la sua squadra del cuore.

Autore della parte sui "miracle Mets" del 1969 nel progetto editoriale "Winners Out - Sport e gloria della New York anni 70" a cura di Alex Cavatton.