Quanto divertono i Seattle Mariners.

I Seattle Mariners sono da sempre una squadra strana nel panorama della Major League Baseball.
La loro storia é composta principalmente di grandi fallimenti, conditi da qualche lampo di talento qua e la.
L´eroe storico della Franchigia é senza alcun dubbio Ken Griffey Jr., prima scelta assoluta nel Draft del 1987.
Eroe perché nel 1995, oltre a guidare i Mariners alla prima vittoria in una serie di Playoff della loro storia, salva il baseball nella cittá di Washington State, in quanto la Franchigia era destinata ad una nuova collocazione nel caso in cui ci fosse stata un´ennesima stagione fallimentare.
Tutto ció é spiegato benissimo in Dorktown, un documentario a cura di SB Nation, facilmente trovabile su YouTube.

Buon divertimento.

Oggi, a sedici anni di distanza, i Mariners sono rimasti l’unica squadra della Major League Baseball a non aver mai partecipato alla World Series. Eppure i segnali di un cambiamento di rotta iniziano ad intravedersi.
Jerry Dipoto, dopo aver iniziato il suo rapporto con la Franchigia nel 2015, ha avviato nel 2019 un processo di rebuilding che inizia a dare alcuni frutti.
Nel 2021 i Mariners sono una delle squadre piú giovani della Lega (27.6 anni di media) e, nonostante ció, il loro gioco sta producendo molto a tutti i livelli nelle fasi iniziali della stagione.
Guidati dai tre veterani della squadra: Marco Gonzales (29), Kyle Seager (33) e Mitch Haniger (30), la squadra di Servais ha iniziato la nuova stagione con il piede sull’acceleratore.


In questo momento della stagione i Mariners si trovano secondi in American League West con un record di 11-7, a mezza partita di distanza dagli Athletic´s.
La squadra ha vinto quattro serie su sei totali giocate, perdendo solamente contro i Chicago White Sox e dividendosi una vittoria a testa contro i campioni del mondo uscenti dei Los Angeles Dodgers.
Finora i Mariners hanno mostrato una soliditá che poca gente si aspettava, dimostrando di essere una squadra che non si arrende mai (testimoni le varie vittorie arrivate su comeback questo inizio di stagione).

Seattle rimonta da 0-6 a 8-6 contro Minnesota.

Come detto in precedenza, i trascinatori di questa squadra sono i veterani, a partire da Kyle Seager, il quale ha iniziato la stagione colpendo la pallina bene (77° percentile in Barrel%) e forte (79° percentile in Hard-hit%). Rimangono i suoi limiti negli strike out ed, in generale, nei giri di mazza a vuoto. Complessivamente peró, il suo rendimento positivo ha aiutato la squadra ad andare in vantaggio in alcuni momenti importanti delle diverse sfide.

Un altro giocatore fondamentale per questo inizio sprint di Seattle é Mitch Haniger.
Dopo aver saltato tutta la stagione 2020 e parte del 2019 per un infortunio alla schiena, l’esterno destro é tornato nel suo ruolo giornaliero ai M´s in questo 2021.
Il destrorso sta battendo molto bene contro le fastball (.357) ed altrettanto bene si sta comportando quando i lanciatori avversari usano una breaking ball (.278), producendo un totale di 14 RBI alla causa.

Mitch Haniger Statcast (baseballsavant.com)

Dietro i due leader emotivi della squadra, seguono tutta una serie di giovani che sulla scia dell´entusiasmo stanno facendo molto bene il loro compito offensivamente e difensivamente.
Il primo che salta all’occhio é Ty France, il quale da inizio stagione ha preso il ruolo di battitore designato. Lo scarso apporto difensivo dell’ex Padres ha fatto sí che Scott Servais gli desse compiti esclusivamente in attacco.
France sta rispondendo alla grande in questo inizio di stagione, creando spesso contatto con la pallina (87° percentile in Barrel%) e producendo una buona quantitá di Hard-hit (il 45.5% del totale).
Assieme a lui anche nomi come Tylor Trammell, dopo un inizio da 0 su 14, stanno iniziando a girare la mazza con discreto successo (3 HR e 9 RBI per il ventitreenne fino a questo momento).
Da pochi giorni é tornato invece anche il Rookie of the Year del 2020 per l´American League, Kyle Lewis, che torna nel suo ruolo di esterno centro dove tanto bene fece nella passata stagione. Questo ritorno é sicuramente fondamentale per la stagione di Seattle con Lewis che torna nella posizione di secondo in battuta nel lineup.

Difensivamente poi, spiccano i nomi del prima base Evan White, il seconda base Dylan Moore e lo shortstop J.P. Crawford, autori di giocate spettacolari che in piú di un’occasione sono state determinanti per la vittoria finale.

Presa al volo di Dylan Moore contro i Loa Angeles Dodgers che salva almeno un punto nel terzo inning.

Il monte di lancio rimane uno dei problemi principali della formazione ed é anche il motivo per cui, probabilmente, Seattle non riuscirá a mantenere questo ritmo per tutte le 162 partite di stagione regolare.
L´asso Marco Gonzales, il quale arrivava da un buon 2020, ha iniziato la nuova campagna con due brutte uscite iniziali, concedendo 12 punti tra le partenze contro San Francisco e Minnesota. Il lanciatore mancino, che tanto bene aveva fatto nel 2020 perché aggrediva spesso la zona di strike con i primi lanci (64% di essi risultavano in uno strike), non é partito con questa tendenza nella nuova stagione, abbassando la percentuale a 53.
Questo é risultato in un aumento della percentuale di basi su ball concesse (8,8 contro il 2,5 del 2020) cosí come anche nell’aumento di valide subite.
La buona notizia per Seattle é che nelle ultime due uscite Gonzales sembra aver sistemato questi suoi problemi iniziali e, nelle partenze contro Orioles e Dodgers, ha concesso solamente 3 punti in 12 inning lanciati. Segnali piú che positivi per il sinker baller originario del Colorado.

Dietro di lui nella rotazione ci sono dei nomi interessanti, come quelli Justus Sheffield e Justin Dunn. I due lanciatori, peró, sono ancora troppo acerbi per avere una stagione solida dal punto di vista degli inning totali e delle prestazioni, le quali si sono dimostrate parecchio altalenanti.
Entrambi con il ruolo di partenti nella scorsa stagione hanno fatto vedere delle buone uscite, ma non sono mai andati oltre i 100 inning lanciati in una stagione e ció potrebbe essere un problema piú avanti nell´anno.


Chi ha dimostrato un leggero cambio di rotta in meglio é Yusei Kikuchi. Il lanciatore mancino ha aggiunto dalla scorsa stagione una cutter al suo arsenale che gli sta permettendo di produrre eliminazioni per ground-out e, combinata alla slider, ha aumentato la percentuale di strike out (salita al 24%).
I problemi di controllo rimangono uno dei suoi difetti maggiori
e lo limitano parecchio, in quanto 7.6% di basi su ball concesse (comunque migliorato rispetto al 10.3% della scorsa stagione) sono un numero piuttosto elevato.

https://twitter.com/mariners_luke/status/1384628196847415300?s=20

Il bullpen é un altro punto di domanda che peró fino a questo momento sta dando delle risposte positive alla squadra nei finali di partita. Non sembra esserci un vero closer per Servais che preferisce girare i suoi rilievi migliori negli ultimi inning in base all’avversario ed alle situazioni di gioco specifiche.Kendall Graveman (3), Keynan Middleton (2) e Rafael Montero (3) sono il primo trio di rilievi, dai Toronto Blue Jays del 1985, ad avere piú di una salvezza ciascuno nelle prime 18 partite stagionali.

Quello di Seattle é, e deve essere, un progetto a lungo termine. La pazienza é la virtú dei forti, si dice. I Mariners in questo devono dimostrarsi bravi ad attendere che tutti i propri gioielli si sviluppino per bene.
Ai box delle Minor Leagues ci sono altri nomi super interessanti come quelli di Jarred Kelenic (OF), Logan Gilbert (RHP), Julio Rodriguez (OF), Noelvi Marte (SS), Emerson Hancock (RHP) e George Kirby (RHP).
Se i primi due li vedremo molto probabilmente con la maglia di Seattle in questa stagione, gli altri rimarranno nelle squadre affiliate almeno fino alla prossima stagione con l’obiettivo di crescere e migliorare in tutti gli aspetti del gioco.

Highlights di Jarred Kelenic nel 2019 in Minor Leagues.

I Mariners stanno facendo parecchio divertire in questo inizio di stagione; le loro partite non sono mai scontate.
Difficile dire che da qui a fine settembre la squadra sará ancora nelle parti alte della Division, forse i limiti sono davvero troppi.
Il baseball peró piú volte nel passato ci ha dimostrato di essere uno sport tutt´altro che prevedibile. I giocatori dei Mariners in questo momento sembra stiano giocando sul velluto, senza troppe pressioni, il ché sta funzionando. Cosí facendo stanno permettendo ad una fanbase, che troppo tempo ha vissuto di delusioni e rimpianti, di sognare un futuro roseo ricco di successi.

Twitter: @bappeo
Nato e cresciuto nella provincia di Milano, attualmente vive a Berlino in Germania. Appassionato fin da piccolo di sport di ogni genere.
Nella stagione 2004 inizia a seguire attivamente le Major League di Baseball. Coincidenza vuole che quell' anno i Boston Red Sox spezzarono un digiuno dalla vittoria durato 86 anni, diventando così la sua squadra del cuore.

Autore della parte sui "miracle Mets" del 1969 nel progetto editoriale "Winners Out - Sport e gloria della New York anni 70" a cura di Alex Cavatton.