Fast and Furious

La prima salvezza è arrivata il 30 Agosto del 2019 contro i Marines.

Un proiettile a 100 mph su cui Mallex Smith nulla ha potuto.

A dicembre è arrivata la trade che lo ha portato dai Rangers a Cleveland, nell’affare Kluber, seguita da un infortunio e la sospensione di 80 partite (PED) poi ridotta alle 60 della stagione 2020.

All’esordio in spring training ha toccato le 99 mph con la sua cutter sgombrando ogni dubbio sui possibili effetti collaterali derivanti dello stop forzato.

https://twitter.com/indiansPro/status/1369763442429726723

Emmanuel Clase, ventiduenne rilievo degli Indians, non ha avuto un percorso lineare nella sua scalta dalle minor allo Show. Scelto dai Padres nel 2015 ha navigato a vista tra singolo e doppio A per poi venir ceduto nel 2018 ai Texans dove ha avuto finalmente la possibilità di esordire in Major. L’arrivo a Cleveland poteva e doveva sancire un ulteriore salto in avanti nelle crescita del dominicano ma la combo infortunio/sospensione ha rimandato il tutto di 12 mesi.

Nella offseason dagli Indians è partito l’ennesimo pezzo da 90, Lindor, ed è stato rilasciato Brad Hand, uno dei migliori closer della lega. Se il sostituto per Francisco è arrivato dalla trade con i Mets quello del rilievo ex Padres e Indians era già in casa. James “Wild Thing” Karinchak ha giocato una stagione 2021 strepitosa dimostrando di avere il talento e le armi per chiudere le partite.

https://twitter.com/MLBPipeline/status/1310332317207080960

Terry Francona, durante lo spring training, ha però chiarito che i late inning di questo 2021 verranno gestiti in modo piuttosto elastico, a seconda di situazione e necessità, facendo intendere quindi che non ci sarà un closer designato, non almeno dal giorno uno, come poteva e doveva essere invece con Hand.

In questa gestione fluida dovrebbe inserirsi Emmanuel Clase che non ha nascosto il desiderio di diventare il closer di quelli che per quasi cent’anni abbiamo conosciuto come Claveland Indians e che che così continueremo a chiamare, in attesa del rebranding annunciato ma non ancora iniziato (2022).

Della cutter del dominicano abbiamo già accennato qualcosa. In triple digit come se fosse normale è il suo lancio principale (75% di usage) con cui produce pochi K ma tanti weak contact (lunch angle di 3, exit velocity a 85 mph, hard hit 34%). Il secondary pitch è una slider sulle 90 mph piuttosto interessante e dal cui sviluppo, unito ad un maggior utilizzo, dipenderà il futuro di Clase nella Big League. Ci sarebbe anche la 4-seamer ma utilizzo e campione statistico sono troppo piccoli per fare una analisi sensata (19 lanci totali)

Quello che fa impressione di Clase non è tanto la velocità in sè, pazzesca, quanto facilità e costanza con cui riesce a trovarla: delle 253 cutter  lanciate nel 2019 nessuna ha viaggiato sotto le 96 mph e l’anno e mezzo di inattività, come confermato nello spring traninig, non ha minimamente intaccato la potenza.

Il problema, per un power pitcher come lui, sono i troppi pochi K. Da un lanciatore con queste caratteristiche ti aspetteresti ben altri numeri rispetto al modesto 8,1 di K/9 (K%22,3) con cui ha chiuso la sua unica stagione in MLB.

Per cercare di spiegarvi il perchè ho bisogno di un momento scacciafiga semplificato e di un po’ della vostra comprensione. Quindi non fermatevi, predere un bel respiro ed andate avanti.

Partiamo da questo presupposto. Tutti i lanci hanno un movimento verticale ed uno orizzontale. La combinazione che ne esce, unita allo spin rate (i giri della pallina su sé stessa), il punto di rilascio e ovviamente la velocità, crea una super combo che ci racconta dell’efficacia del lancio.

Ho provato quindi a capire il motivo per il quale il lancia razzi dominicano non riesca a mettere K sistematicamente chiunque.

Il problema con la cutter potrebbe essere il poco horizontal movement che la rende più simile ad una fastball senza però “salire” quanto dovrebbe. La slider si muove di più e meglio ed ecco allora che un maggior utilizzo di quest’ultima potrebbe aiutare, rendendolo un po’ meno prevedibile e dandogli quel cambio di ritmo che non può avere utilizzando solo e sempre le bombe a mano, seppure lanciata a 100 mph.

Lo staff degli Indians in questi anni ha dimostrato di saper sviluppare i tanti diamanti grezzi passati per l’Ohio trasformandoli in pitcher solidi che hanno poi spesso fatto le fortune di altre squadre. Bauer, Clevinger, lo stesso Hand, Wild Thing, e il Cy Young dell’ultima stagione Shane Bieber sono solo gli ultimi di una lista infinita.

Se Clase avrà voglia di mettersi in discussione a Cleveland troverà terreno fertile per quello step che in molti sia aspettano e credono possibile, visto il cannone montato al posto del braccio che madre natura gli ha regalato.

Le condizioni quindi per far bene ci sono e Terry Francona, sono sicuro, saprà scelgliere il momento giusto in cui dargli responsabilità. Volglio quindi esagerare, come già fatto in puntata a 108, e ribadire il concetto: a fine anno Emmanuel Clase avrà più salvezze di Karinchak.

Segnate pure!