100 anni, nel 1919, i White Sox erano una squadra competitiva con un proprietario un po’ avaro che non gratificava i suoi giocatori in maniera sufficiente. Gli aneddoti raccontano che Comiskey, il proprietario, promise un bonus ai giocatori in caso di vittoria della lega e quando questa vittoria arrivò i giocatori si ritrovarono con delle bottiglie di champagne di poco valore come premio. Stessa sorte per Eddie Cicotte, il miglior pitcher dei White Sox, che avrebbe ricevuto un bonus se avesse vinto 30 partite. Alla soglia del numero magico Comiskey fece panchinare Cicotte che così non raggiunse le 30 vittorie ed il bonus tanto anelato.
Aggiungiamo anche che in generale le paghe dei giocatori non erano neanche lontanamente quelle di adesso e molti facevano un doppio lavoro per arrotondare lo stipendio.
Nell’estate 1919 emissari del mafioso newyorchese Arnold Rothstein avvicinarono Chick Gandil e Eddie Cicotte per addomesticare il risultato delle World Series. I due giocatori ne coinvolsero altri sei: Fred McMullin, Claude “Lefty” Williams, George Weaver, Charles Risberg, Oscar Felsch e “Shoeless” Joe Jackson e a tutti fu garantito un compenso di 10mila dollari (144mila odierni) se avessero contribuito alla sconfitta contro i Cincinnati Reds.
I White Sox persero le prime due, vinsero la terza, persero quarta e quinta per vincerne altre due (all’epoca la World Series era al meglio delle nove partite) cercando di evitare sospetti, arrivati soprattutto all’inizio della serie. L’ultima sconfitta, quella decisiva avvenne pure in casa, al Comiskey Park.
Troppe persone coinvolte nella vicenda perchè non si trovassero delle tracce della truffa e l’anno dopo davanti ad un grand jury Cicotte ammise la combine. Si arrivo al processo nel 1921, ma Rothstein era abbastanza potente da far sparire delle prove importanti tanto da far assolvere tutti gli accusati. Lo scandalò non si spense e la lega decise di andarci con mano pesante e sospese a vita gli 8 giocatori accusati della combine, compreso il mitico “Shoeless” Joe Jackson, fra i più forti giocatori di baseball dell’epoca, nonostante avesse dimostrato che le sue statistiche nelle World Series erano simili a quelle della intera stagione, ma che comunque ricevette 5000 dei 10mila dollari promessi.
Gli otto giocatori squalificati sono quelli che Ray Kinsella (Kevin Costner) vede apparire sul campo da baseball costruito per l’occasione nel film L’uomo dei Sogni del 1989.
Uno dei fondatori di The Cutting Edge con la fortuna di aver visto tre partite al Fenway Park e di aver capito per chi tifare prima che la maledizione del Bambino crollasse.