La Stagione numero 150 di Major League Baseball si è conclusa e per le 30 Franchigie sparse per il Nord America è arrivato il momento di tirare le somme e guardare al prossimo anno con nuovi obiettivi e ambizioni.
Nelle prossime settimane cercheremo di analizzare quali possono essere gli orizzonti futuri per le squadre della Major League di Baseball basandosi sui risultati dell’anno appena terminato.
Concludiamo il giro dell’ American League parlando della American League West.
A Houston erano davvero convinti di poter agguantare la seconda World Series in tre anni, soprattutto quando la Serie si stava muovendo al Minute Maid Park sul risultato di 3-2 in favore dei Texani. Le cose non sono andate come sperato e la sconfitta brucia tantissimo alla squadra di A.J. Hinch che nel 2020 proverà a dare ancora una volta assalto al titolo, senza il contributo di Gerrit Cole.
Il lanciatore, come ben noto da tempo, ha rifiutato la Quality Offer da 17.8M e ha deciso di esplorare la Free Agency per provare a divenire il lanciatore più pagato della Major League Baseball. Gli Astros si sono già mossi per sopperire al buco lasciato dal secondo classificato nel Cy Young Award e alla trade deadline acquistano le prestazioni sportive di Zack Grenkie.
Considerato il fatto che le star di Houston resteranno sotto contratto per almeno un altro anno o due, il Line Up resterà quello stellare visto quest’anno con l’ aggiunta possibile di Kyle Tucker, inserito durante l’ espansione dei roster a settembre con risultati positivi.
Maldonado e Chirinos lasciano un buco nella posizione di Catcher, che potrebbe essere colmato via trade (Omar Narvaez e James McCan sono sul mercato)
La situazione finanziaria al limite della Luxury obbliga gli Astros ad avere un occhio di riguardo durante la Free Agency, nonostante ciò il GM e President of Baseball Operations Jeff Luhnow ha dichiarato che potrebbero arrivare due lanciatori durante questa Off Season.
Contando che Cole, Strasburg e Wheeler sono irraggiungibili per diversi motivi, verrebbe da pensare che si stia valutando un altro veterano come Madison Bumgarner che potrebbe venire affiancato a Verlander e Greinke.
Per il momento gli Astros ripartono dai due sopra citati assieme al ritorno di Lance McCullers Jr. e probabilmente Josè Urquidy che prenderà il posto di Miley.
Detto questo, ci sono molti giovani lanciatori che potranno rinfrescare la rotazione già durante questa stagione sportiva; Rogelio Armenteros, Cionel Perez, Ryan Abreu e Forrest Whitley sono quattro punte di diamante nel sistema di Houston.
Sono arrivati a quattro i campionati dei Los Angeles Angels conclusi sotto il .500 di vittorie (quest’anno 72-90) e adesso sembra sia arrivato il momento per la società di Anaheim di cambiare rotta.
La firma del nuovo contratto di Mike Trout (reduce dalla vittoria del titolo di MVP, il terzo, dopo l’ ennesima stagione a livelli stratosferici) che lo blinda fino al 2031, impone alla società di costruire una squadra da titolo attorno al suo gioiello.
Allora via ai rumors estivi che vedono Los Angeles come approdo di Gerrit Cole, che attualmente Free Agent, è conteso tra Yankees e Angels con quest’ultimi che sembrano passati in leggero vantaggio visto anche le origini californiane del lanciatore, e Mookie Betts che potrebbe arrivare tramite trade dai Boston Red Sox.
La novità più importante fino ad ora per gli Halos è il cambio in panchina, con Joe Maddon che lascia Chicago dopo una World Series vinta e approda in California sostituendo Brad Ausmus.
Maddon potrebbe convincere Cole Hamels a vestire di rosso per la prossima stagione e con lui e un top-tier (Cole, appunto?) ripartirebbe la rotazione degli Angels, alla quale si aggiungerà Shoehi Othani che torna nel suo ruolo di two-way player dopo l’ assenza al lancio nel 2019.
Se Mookie Betts è un sogno, Jo Adell è realtà e la sua aggiunta al Line Up potrebbe portare la giusta spinta ad un outfield che ha fatto meglio in difesa che in attacco.
Ripartono da questo a Los Angeles, con la speranza che l’ inverno porti rinforzi che permettano agli Halos di tornare ad essere una contender e perchè no provare a vincere una World Series che manca da 17 anni ormai.
Passano gli anni ma la filosofia ad Oakland rimane sempre la stessa: le statistiche sono più importanti dei nomi. Così per il secondo consecutivo gli Athletics (97-65) entrano nel tabellone dei Play Off tramite Wild Card, senza riuscire però a passare il turno. La sconfitta contro i Rays è pesata tantissimo ai californiani che sono stati battuti dalla strategia perfetta di Kevin Cash.
Nonostante la ferita ancora aperta, Bob Melvin conferma il suo Line Up con la star nascente Matt Chapman in terza base e il veterano Khris Davis (seppur reduce da una stagione difficile) a guidare l’ attacco. Marcus Semien è vicino ad un’estensione contrattuale con la società che, vista l’ esplosione che il giovane Short Stop ha avuto nel 2019 (terzo nella corsa all’ AL MVP), vorrebbe blindarlo a lungo in giallo-verde. L’ unico vero punto di domanda per gli Athletics è la seconda base, dove Jurickson Profar (ex top prospetto) non ha convinto per nulla. La già citata filosofia della società spinge a pensare che Oakland guarderà in casa propria e quindi il nome di Jorge Mateo (.502 AVG con 19 HR in Triplo A) potrebbe essere la soluzione per Melvin.
Frankie Montas sarà il giocatore di punta della rotazione che la scorsa stagione ha avuto ottime prestazioni da parte di Mike Fiers e Chris Bassitt ed ha supportato bene l’ attacco nonostante l’ assenza di Sean Manaea. Pronti a dimostrare di essere MLB-ready allo spring training ci saranno Aj Puk e Jesus Luzardo, gioielli in crescita sul monte di lancio di Oakland.
Liam Hendricks è un all-star reliever e assieme a lui anche Trivino e Treinen (malgrado abbiano avuto delle stagioni difficili), però dopo di loro il Bullpen necessità di un ritocco per migliorare il controllo delle partite soprattutto in situazioni di svantaggio.
Nonostante la lotta alla AL West sembra più ardua nella stagione che verrà, non mi stupirei di vedere gli Athletics giocarsi un’ altra volta un posto ai Play Off.
Dopo la rivoluzione nella scorsa Off Season a Seattle, sembra che anche quest’anno ci sia aria di cambiamento nel nord-west degli States. Anche quest’ anno le cose non hanno funzionato per i Mariners che chiudono la stagione all’ ultimo posto della Division con un record di 68-94. Si tratta della diciottesima stagione senza una partecipazione ai Play Off per i Mariners che rimangono l’ unica franchigia della Major League Baseball a non aver mai partecipato ad una World Series.
Orfani di Felix Hernandez, Edwin Encarnacion e Mike Leake, i Mariners sono in piena fase ricostruzione, per questo motivo finiscono sul mercato anche Omar Narvaez e Domingo Santana. La richiesta del General Manager Jerry Dipoto è chiara e semplice: prospetti.
Nell’ ultimo anno “Trader Jerry” è riuscito ad assicurarsi Justus Sheffield, Shad Long, Jake Friley e J.P. Crawford, che sommati ai già presenti Justin Dunn, Kyle Lewis, Branden Bishop e Evan White (fresco di estensione contrattuale, la sua prima da professionista) vanno a formare un pacchetto di giovani degno di nota, probabilmente il migliore per profondità.
Ad aspettare i prospetti emergenti in prima squadra ci saranno Dee Gordon e Kyle Seager assieme ai giovani esterni Mallex Smith, da cui ci si aspetta i numeri che aveva a Tampa Bay, e Mitch Haniger che, se riuscisse a rimanere sano, ha già dimostrato di poter mettere su numeri importanti.
Difficile vedere i Mariners protagonisti in qualcosa che non sia il mercato degli scambi nel 2020.
La più grande novità per l’ altra squadra Texana, i Rangers, è la conclusione del nuovo stadio, il Global Life Field, che verrà inaugurato con l’ inizio della nuova stagione nel 2020.
A parte questo, poco movimento in casa Rangers, che concludono la stagione 2019 con un anonimo 78-84 e un terzo posto in Division. Fino a poco dopo l’ All-Star Weekend i Rangers però lottavano per una Wild Card, grazie alle ottime prestazioni di Elvis Andrus, Joey Gallo, Lance Lynn e Mike Minor. Pian piano i sogni di Play Off (che mancano dal 2016) sono sfumati in seguito alle sconfitte subite nella seconda parte di stagione e le delusioni che prendono il nome di Nomar Mazara e Rougned Odor suonano come fallimenti ad Arlington.
Il limbo della mediocrità costringe i Rangers ad essere attivi in Free Agency visto l’ impossibilità di raggiungere scelte al draft alte e la scarsità del sistema. A questo punto la strategia dovrebbe essere la stessa dello scorso anno, firmare giocatori che possono fare bene senza pagare uno sproposito (per questo motivo sembra difficile arrivare a firmare Anthony Rendon, nativo del Texas che rimane il sogno della società) senza però fallire come nella scorsa Off Season (Asdrubal Cabrera, Kelley su tutti hanno dato ben poco alla causa nonostante gli stipendi piuttosto alti).
In questo senso Mike Moustakas, Josh Donaldson, Todd Frazier potrebbero essere dei nomi caldi per i Rangers.
La crescita di Willie Calhoun e Nick Solak sono dei segnali positivi per la società di Arlington che assieme alle prestazioni importanti di Gallo in attacco sperano di poter mettere su una squadra che provi un assalto alla Wild Card.
Twitter: @bappeo
Nato e cresciuto nella provincia di Milano, attualmente vive a Berlino in Germania. Appassionato fin da piccolo di sport di ogni genere.
Nella stagione 2004 inizia a seguire attivamente le Major League di Baseball. Coincidenza vuole che quell' anno i Boston Red Sox spezzarono un digiuno dalla vittoria durato 86 anni, diventando così la sua squadra del cuore.
Autore della parte sui "miracle Mets" del 1969 nel progetto editoriale "Winners Out - Sport e gloria della New York anni 70" a cura di Alex Cavatton.