Nato e cresciuto nel freddo di Darlington in Pensylvania, Brendan McKay è un “two-way player” di 23 anni che milita nel sistema dei Tampa Bay Rays.
Nel baseball moderno trovare giocatori che compiono il ruolo sia di battitori che di lanciatori è un fatto assai raro.
Il caso più recente è quello di Shohei Othani, atleta giapponese firmato la scorsa offseason dai Los Angeles Angels, il quale svolge il ruolo di battitore designato e di lanciatore partente (questa stagione Shohei sta evitando il monte di lancio per un intervento chirurgico al legamento collaterale mediale del braccio).
Per tornare all’ ultimo “two-way” prima del nipponico bisogna fare un enorme salto temporale, eattamente nel 1964, quando Willie Smith degli allora Anaheim Angels, gioca la stagione da esterno e da lanciatore partente con risultati piuttosto poveri.
Il più grande da questo punto di vista era “il bambino”, Babe Ruth, che inizia la sua carriera sul monte fino a quando il 6 maggio del 1918, durante un incontro tra Boston Red Sox e New York Yankees, gli viene chiesto di compiere il ruolo di prima base e risponde subito con un fuori campo. Da quel momento inizia la leggenda di “The Babe” che nella sua prima uscita ufficiale come “two-way” lancerà 10 riprese complete andando con un pazzesco 5 su 5 in battuta. Sarà l’ unico giocatore della storia ad arrivare, in una sola stagione, a un totale di 100+ inning completati con 200+ at-bat.
Se lanciare e battere con buoni risultati nel baseball professionistico è una rarità, è più comune invece quando si parla di amatori. Spesso nelle high school gli alteti crescono svolgendo entrambi i ruoli, però di solito lasciano la mansione dove peccano per concentrarsi in quella dove eccellono o potrebbero eccellere.
Non è il caso di Brendan McKay che fin da subito dimostra di poter sostenere tutti i compiti, e nei suoi anni da senior e da junior vince il premio di miglior giocatore di baseball della Pensylvania, lanciando addirittura 72 1/3 innings di fila senza concedere un punto.
Nel 2014 viene draftato al trentaquattresimo giro dai San Diego Padres che però non lo firmano, e allora Brendan decide di andare al College, a Louisville.
Con la maglia dei Cardinals dimostra di avere la stoffa del campione; gioca per 61 gare in prima base battendo con una media di .304 con 4 fuori campo e 34 RBI, mentre sul monte concede pochissimo, tenendo una ERA di 1.77, con 117 strike outs e un record di 9-3. Questi numeri gli permettono di vincere il premio John Olerud Award nel suo anno da freshman, e si ripeterà anche da sophomore, aumentando anche leggermente le sue statistiche.
Nel 2017, dopo aver vinto per il terzo anno il John Olerud Award ed ad essere nominato giocatore dell’ anno dal “Collegiate Baseball Newspaper”, McKay si rende elegibile per una seconda volta al draft MLB.
La chiamata arriva, e questa volta con la quarta scelta assoluta, da parte dei Tampa Bay Rays che non ci pensano due volte a firmarlo (per la modica cifra di 7 milioni di dollari).
I Rays annunciano subito che intenderanno sfruttare entrambi i ruoli del ragazzo e quindi lo mettono subito alla prova in Classe A dove batte un modesto .232 con 4 homers e 22 RBI da accompagnare a 20 innings lanciati, una ERA di 1.80 e 21 eliminazioni per terzo strike.
La scalata nelle Minors è piuttosto rapida per Brendan che nel 2019 apre con la maglia dei Montgomery Biscuits, squadra di Doppio A, dove ancora dimostra di essere un ottimo prospetto concedendo una ERA di 1.30 in 7 partenze, con 62 punch outs in 42 2/3 riprese, guadagnondosi così un altro passaggio di categoria in Triplo A.
Fonti vicine ai Rays hanno dichiarato che la società si focalizzerà di più sul lato della battuta del ragazzo, la quale è decisamente quella più debole. Gli toglieranno i compiti difensivi da prima base facendolo battere solo con il ruolo di battitore designato. Al momento Brendan viene schedato come lanciatore nelle date prefissate sul monte, si prende un giorno di riposo e poi batte strettamente da DH.
Il piano sembra funzionare, infatti dopo soli dieci giorni dalla sua promozione in Triplo A, Brendan ha già battuto 4 fuori campo (più che in tutte le gare giocate in Doppio A), uno più mostruoso dell’ altro. La cosa che hanno in comune questi homers è che arrivano tutti da un off-speed pitch, ovvero una pallina che viaggia sotto le 85 miglia orarie.
Per quanto riguarda il suo pacchetto lanci invece il ragazzo possiede una fastball che si siede sulle 95/94 miglia orarie e una cutter che si abbassa sulle 85. Le sue breakin balls, ovvero i lanci secondari, sono una curva letale che viaggia nel mezzo delle 70 e una solida anche se migliorabile change-up che vola a 82/83 m/h.
Ovviamente il baseball è uno sport di pazienza e quindi i Rays non hanno nessuna fretta di portare il giovane prospetto nelle Major senza che sia davvero pronto a reggere l’ impatto. Io mi aspetto di vederlo nella rotazione dei Rays nella prossima stagione, magari non dall’ inizio, e mi aspetto un miglioramento anche in battuta dove il ragazzo possiede un’ ottima potenza e un buon occhio del piatto.
Brendan McKay sarà quindi il prossimo a sfatare l’ idea che un giocatore non può sia lanciatore che battere con ottimi risultati nella Major League di Baseball?
Lo scopriremo presto.
Twitter: @bappeo
Nato e cresciuto nella provincia di Milano, attualmente vive a Berlino in Germania. Appassionato fin da piccolo di sport di ogni genere.
Nella stagione 2004 inizia a seguire attivamente le Major League di Baseball. Coincidenza vuole che quell' anno i Boston Red Sox spezzarono un digiuno dalla vittoria durato 86 anni, diventando così la sua squadra del cuore.
Autore della parte sui "miracle Mets" del 1969 nel progetto editoriale "Winners Out - Sport e gloria della New York anni 70" a cura di Alex Cavatton.