Il College Baseball non interessa a nessuno/ Il College Baseball è bellissimo

Del College Baseball non frega un cazzo a nessuno.

E per nessuno non mi riferisco a noi italiani che facciamo fatica a seguire con interesse qualsiasi cosa diversa dal calcio. Parlo di Stati Uniti, che questo sport lo hanno inventato. Parlo di ESPN, su cui faticate a trovare il box score delle partite, o di ESPN player, dove ad una settimana dall’inizio del campionato non è ancora apparsa la “striscia” dei live game e mi tocca andare su what’s on/full schedule per capire se e quali partite saranno trasmesse.

Parlo di media coverage che, tolti i siti specializzati, potrebbe essere paragonata alla pagina Altri Sport su peggiori quotidiani nazionali.

Se ci riflettere è pazzesco!

College basket e college football hanno fama e nobiltà tali da permettergli di essere competitor delle loro corrispettive leghe pro e, in alcuni specifici momenti come la march madness o i college football playoff, di essere addirittura più seguiti. 

Il College Baseball è fatto di piccoli ballpark, pochissimo pubblico e interesse prossimo allo zero. E questo nonostante il “giochino” dei prospetti sia uno dei più chiacchierati e appassionanti tra i tifosi americani che sperano sempre che il 17enne dominicano o cubano firmato nell’ultima international free agency, piuttosto che il ragazzino scelto dall’ HS/College, possa diventare nel giro di qualche stagione il giocatore che svolterà la franchigia.

Pensate solo all’hype generato attorno allo yankee Jasson Dominguez, il marziano, e capirete di cosa sto parlando.

https://twitter.com/Mark_Chiarelli/status/1179729151839866883

Questa stagione di college baseball, quella ripresa dopo uno stop lungo 350 giorni, al pari delle mille mila precedenti passerà nell’anonimato più assoluto. Sarebbe interessante cercare i perché di questo disinteresse ma finirei per parlare di cose che interessano poco a voi e ancor meno a me.

E non voglio nemmeno convincervi che questa stagione, a prescindere da quello che possono pensare al di là dell’oceano, sarà particolarmente diversa da quelle che l’hanno preceduta.

Ma mi andava di condividere con voi una sensazione, quell’attesa che mi ha mangiato lunedì mentre aspettavo l’esordio di Kumar Rocker, immaginifico pitcher dei Vandy Boys e futura prima scelta di quella franchigia di scellerati che risponde al nome di Pittsburgh Pirates.

Non vi racconterò chi è Rocker, lo ha già fatto meravigliosamente il nostro Alex Cavatton, o cosa sia capace di fare su un campo da baseball. Voglio solo chiedrvi una cosa: vi ricordate l’anno di Zion a Duke? L’attesa per ogni sua partita, l’attenzione ad ogni movimento, ogni giocata, l’highlight sempre dietro l’angolo e la sensazione di essere testimoni di qualcosa di grandioso? La necessità di essere (almeno) davanti allo schermo per poter raccontare di aver assistito a qualcosa di unico (no, non mi riferisco alla celebrte esplosione della scarpa in Duke-UNC 😊 )?

Ecco, Rocker appartiene a quella categoria lì.

L’altra sera mentre guardavo la partita mi sono reso conto di provare la stessa emozione, le stesse sensazioni, sperimentate per il fenomeno di Duke. Sono arrivato a pensare che Kumar, se non fosse che si sta comunque sempre parlando di college baseball, potrebbe avere un impatto tale da portare anche lo spettatore occasionale ad interessarsi a qualcosa che diversamente non approccerebbe, esattamente come era per Zion. Ha quella forza lì, o almeno è quello che trasmette a me. E’ speciale, sembra arrivare da un altro pianeta, e merita di essere seguito con attenzione.

Come la meritano Jack Leiter (compagno di merende di Kumar) Luke Smith (il Rodrigo Blankenship dei lanciatori), Landon Sims, Jaden Hill, Ty Madden, Adrian Del Castillo, Jud Fabian e poteri andare avanti mezz’ora a citarvi giocatori, e rispettivi atenei, su cui dovremmo investire un po’ del nostro tempo.

https://twitter.com/BaseballAmerica/status/1363227994475679745

Tutto questo per dirvi cosa?

Che Rocker può essere la miglior scusa, il motivo che può spingervi ad approcciare un mondo che non conoscete e, a mio avviso, troppo spesso sottovalutato.

Kumar è la ragione per fare il primo passo, il resto, ne sono certo, verrà di conseguenza!

Perchè Il college baseball è bellissimo, il problema è che ancora non lo sapete!