La Stagione numero 150 di Major League Baseball si è conclusa e per le 30 Franchigie sparse per il Nord America è arrivato il momento di tirare le somme e guardare al prossimo anno con nuovi obiettivi e ambizioni.
Nelle prossime settimane cercheremo di analizzare quali possono essere gli orizzonti futuri per le squadre della Major League di Baseball basandosi sui risultati dell’anno appena terminato.
Ci spostiamo ad analizzare colei che ha vinto il “premio fantasma” di Division più divertente del 2019: La National League Central.
A St. Louis dopo tutto si può dire che la stagione appena terminata abbia avuto un risultato positivo. I Cardinals accedono ai Play Off vincendo la Division, fatto che non accadeva dal 2015, e se ci aggiungiamo che a rimanere fuori dal quadro finale ci sono gli arci rivali dei Cubbies, il cocktail diventa ancora più succulento.
Il merito è in gran parte del Manager Mike Shildt (il quale meritatamente viene votato Manager dell’ anno della National League), che con il suo gioco ragionato e i suoi accorgimenti difensivi ha portato la squadra del Missouri fino alle Championship Series.
La sconfitta per 4-0 contro i Nationals è arrivata per mancanza di cinismo in attacco dove i Cardinals peccano maggiormente. All’ inizio dello scorso anno è arrivato Paul Goldschmidt, ottimo produttore offensivo, che però non ha giocato parecchio baseball di ottobre in carriera (quella contro Atlanta è stata la sua prima vittoria in una serie di Play Off) e quindi non è bastato a St. Louis, nonostante l’ ottimo rendimento ottenuto dai comprimari come Paul DeJong, Harrison Bader, Kolten Wong, Josè Martinez.
Con i Winter Meetings alle porte, la società ha fatto sapere, tramite il President Of Baseball Operation John Mozeliak, che si cercherà prima di capire come sarà l’ andamento del mercato e quindi non ci si aspetta aggressività da parte dei Cardinals sui nomi più caldi.
L’ obiettivo primario sarà un esterno sinistro, con Marcell Ozuna che non ha mai chiuso le porte ad un ritorno in Missouri, ma l’ ostacolo principale sembra essere legato alla durata del contratto.
Se Ozuna decidesse quindi di spostarsi altrove, un’ alternativa potrebbe essere Domingo Santana che nonostante una seconda parte di stagione segnata dagli infortuni, ha ottenuto ottimi risultati a Seattle. Ad ogni modo la ricerca di un clean-up hitter è uno dei punti focali di questo mercato per Saint Louis che nel sistema non ha molto in questo senso.
Jack Flaherty, grande protagonista nella cavalcata finale che ha portato i Cards ai Play Off, è la punta di diamante della rotazione che sarà orfana di Wacha. Assieme a lui ci saranno Miles Mikolas, Adam Wainwright e Dakota Hudson. Con un Carlos Martinez in buono stato di salute non ci sarebbero problemi, ma vista l’ instabilità che ha dimostrato il dominicano nelle ultime annate, la società si trova costretta ad andare sul mercato alla ricerca di un altro partente.
Se la società riuscisse ad azzeccare le mosse in questa Off Season non ci si stupirebbe di rivederli nel pennant della prossima stagione.
Quando a Chicago (sponda Cubs, ovviamente) non si strappa il biglietto per la Post-Season, la stagione viene sempre considerata un fallimento. Questo team aveva tutte le carte in regola per partecipare ai Play Off nel 2019, ma è stata tagliata fuori dalle rivali di Division, che malgrado per una semplice manciata di partite (84-78 in Regular Season), hanno portato i North Siders a riflettere durante questa Off-Season. Joe Maddon lascia dopo quattro stagioni ed una World Series vinta, in direzione Los Angeles, ed al suo posto arriva David Ross, ex catcher proprio in quel Team che vinse il titolo nel 2016.
David Ross porta freschezza e voglia di riscatto nella panchina di Chicago ma è la società che in questo momento ha le redini in mano per quello che potrebbe essere il futuro dei Cubs. Questo inverno sarà tempo di decisioni importanti e quindi la domanda che si fanno i media americani e in generale il mondo del baseball è: i Cubs scambieranno i loro pezzi più pregiati? Se si, chi?
Sulla bocca di tutti ovviamente c’è il nome dell’ ex MVP, Kris Bryant, ma assieme a lui si fanno anche i nomi di Javier Baez, Willson Contreras e Kyle Schwarber. Quello che è certo è che i Cubs stanno ascoltando le varie offerte da parte degli altri team (si parla di Nationals molto insistenti su Bryant), ma di certo non cederanno i loro migliori giocatori se sul piatto non ci saranno offerte impossibili da rifiutare. I giocatori hanno spesso espresso di essere contenti a Chicago e quindi non saranno di certo loro a spingere per un trasferimento.
Quello che viene da pensare è che se uno, o più di uno, tra questi quattro verrà scambiato, i Cubs vorranno indietro dei lanciatori. La rotazione, con un Hamels in meno, e il Bullpen sono le due parti su cui Chicago dovrebbe lavorare in questa Off Season. Jon Lester, Yu Darvish, Kyle Hendricks e Jose Quintana sono tanto buoni partenti quanto allo stesso tempo abbastanza vecchi. Gli infortuni per loro potrebbero essere dietro l’ angolo e l’ aggiunta di braccia fresche non potrebbe che fare bene. Il Bullpen invece ha come unica certezza Craig Kimbrel che, nonostante le difficoltà avute in questa stagione, tornerà con il compito di chiudere le partite. Oltre a lui il nulla con Cishek, Strop e Kintzler che affrontano il mercato dei Free Agent. La firma di Dan Winkler (un anno per 750.000 dollari) in questo senso da respiro anche se la strada è ancora lunga.
Ovviamente tutto ruota intorno alle trade in uscita per i Cubs, ma se la stagione regolare iniziasse oggi non stupirebbe vedere gli orsi del nord di Chicago con un record positivo.
Finisce alla Wild Card il cammino dei Brewers (89-73 il record al termine della stagione) nella Post-Season che, vista l’ assenza del mostruoso Christian Yelich, non sono riusciti ad oltrepassare l’ ostacolo Washington Nationals. Un’ altro anno dove la squadra di Miller Park ha dimostrato grandi luci ma altrettante ombre. Quella più oscura è sicuramente quella che riguarda la rotazione dei partenti dove Brandon Woodroof è il prezzo più pregiato. L’ acquisto di Eric Leuer è costato la partenza di Zach Davies, quindi costringe la Crew a doversi muovere ancora sul mercato. La domanda che si fanno i dirigenti dei Brewers è: che ruolo hanno in questo team Brent Suter, Corbin Burnes e Freddy Peralta? Sicuramente stiamo parlando di talenti, tutti e tre con due lanci ottimi e un terzo buono ma con in comune la mancanza di controllo. Se riuscissero ad emergere i problemi dei Brewers si dimezzerebbero.
Arriva quindi il punto focale di questo mercato invernale per Milwaukee: scambiare Josh Hader (indiscutibilmente uno dei migliori closer della lega) in cambio di forze fresche nella rotazione e nel Line Up? La risposta potrebbe essere si, con il GM David Stearns che ascolta le offerte dalle altre franchigie. Assieme a Leuer dai Padres arriva un buon seconda base in Luis Urias (volendo potrebbe giocare anche Short Stop) che andrà a sostituire Mike Moustakas. Arriva invece dai Mariners il potente Omar Narvaez che insieme a Manny Pina si dividerà i compiti di ricevitore.
Il prossimo obiettivo per i Brewers potrebbe essere un prima base, visto l’opzione rifiutata nei confronti di Eric Thames. Le certezze di Milwaukee a questo punto sono Yelich, Lorenzo Cain ed il giovane Keston Hiura.
Chi ha dimostrato nel 2019 di poter dire la propria sono i Reds di Cincinnati che, dopo anni in fondo alla classifica della NL Central, quest’anno hanno concluso al quarto posto (75-87) ma fino a poche settimane dalla fine erano in piena corsa Wild Card.
I primi segnali che i Reds vogliono dire la loro nella National League sono arrivati alla trade deadline dove la società ha aggiunto in Trevor Bauer un ottimo starter da affiancare a Luis Castillo, Anthony DeSclafani e Sonny Gray. Malgrado non sia stata un’ ottima seconda parte di stagione per Bauer, i Reds hanno tutte le carte in regola per essere temibili sul monte di lancio e l’ aggiunta di un quinto starter di qualità porterebbe ancora più solidità alla gloriosa franchigia dell’ Ohio.
Se il Front Office decidesse di andare a cercarlo sul mercato, il nome di Kevin Gausman potrebbe essere una soluzione, altrimenti se si dovesse decidere di guardare in casa propria, il giovane Tony Santillan potrebbe essere un indiziato.
Il colpo più importante fino ad ora è quello di Mike Moustakas (64M per quattro anni) che andrà a prendere il posto di seconda base, formando con Eugenio Suarez in terza a coprire il ruolo di clean-up hitter e Joey Votto, l’ immortale, a prendersi in carico i compiti della prima, un ottimo Infield. Nel ruolo di interbase per il momento ci sarà Freddy Galvis (che può eventualmente giocare anche in seconda e in terza), ma la società punta ad aggiungere un giocatore nei Winter Meetings. Il sogno era Didi Gregorius, sfumato recentemente dopo la sua firma coi Phillies.
Nell’ Outfield invece le cose sembrano abbastanza a posto con Nick Senzel, Jesse Winker e Aquino. Per quest’ultimo bisognerà capire se la sua vera natura è quella che ha dimostrato ad agosto (dove battè .320 con 14 Home Run) o quella di settembre (.190 con soli 5 homers). La società quindi potrebbe muoversi in questo senso e magari fare uno sprint per portare Marcell Ozuna in Ohio.
Nel 2019 i Reds hanno perso 33 partite per un solo punto, il che ci porta a pensare che la presenza di un vero seconda base e il mix tra gioventù ed esperienza potrebbe portare in alto Cincinnati nel 2020.
Chi è crollato nell’ oblio del fallimento sono i Pittsburgh Pirates, che nonostante un risorto Josh Bell nel 2019, concludono la stagione con un record di 69-93 e l’ ultimo posto nella Central. La trade che ha portato Chris Archer in Pennsylvania suona come una sconfitta alla fanbase che vede il partente accumulare pessime prestazioni, mentre Tyler Glasnow e Austin Meadows prendere in mano le redini dei Rays. Se non sono già entrati in modalità rebuilding a Pittsburgh, poco ci manca e il General Manager Ben Cherington, è sbarcato a San Diego con l’ intento di vendere.
Starling Marte e Adam Frazier sono i giocatori più richiesti fino ad ora, con Marte che ha espressamente richiesto di essere scambiato ad una contender. Come dargli torto, all’ età di trent’anni le possibilità di vittoria si abbassano sempre di più. Josh Bell sembra essere l’ unico “intoccabile”, anche se nel caso in cui dovesse arrivare una maxi offerta, la società non si tirerebbe indietro. I Pirates cercheranno di trarre il meglio da questi scambi, e cercheranno di andare a rinforzare un sistema che è buono ma non eccelle per nomi.
Ci si potrebbe aspettare quindi un lancio in Major League per giocatori che potrebbero essere la base del futuro in questo senso come il partente Mitch Keller, il terza base Ke’Bryan Hayes e il Short Stop Oneil Cruz.
Certo è che il processo chiederà parecchio tempo e quindi viene da pensare che il 2020 sia solo una stagione di passaggio.
Twitter: @bappeo
Nato e cresciuto nella provincia di Milano, attualmente vive a Berlino in Germania. Appassionato fin da piccolo di sport di ogni genere.
Nella stagione 2004 inizia a seguire attivamente le Major League di Baseball. Coincidenza vuole che quell' anno i Boston Red Sox spezzarono un digiuno dalla vittoria durato 86 anni, diventando così la sua squadra del cuore.
Autore della parte sui "miracle Mets" del 1969 nel progetto editoriale "Winners Out - Sport e gloria della New York anni 70" a cura di Alex Cavatton.